Dov’è Meglio Comprare L’oro Da Investimento?

lingotti e monete investimentoInvestire in oro è sempre stato uno dei modi preferiti dall’uomo per mettere da parte un capitale perché, in caso di bisogno, è facilmente commerciabile e convertibile in valuta pregiata.

La legge n. 7/2000 ha decretato che esistono tre tipi di oro. Il principale è l’oro da investimento, cioè quello che viene lavorato in lingotti il cui peso minimo è di un grammo e deve avere una purezza superiore a 995 millesimi. Anche le monete d’oro, coniate dopo l’Ottocento e con una purezza maggiore di 900 sono considerate alla stessa stregua dei lingotti.
L’unità di misura è il carato, che quantifica la percentuale di oro presente in un oggetto, nel caso specifico nei lingotti e nelle monete.
In effetti l’oro da investimento si divide in due tipi: quello fisico e quello finanziario.

L’oro cartaceo è rappresentato da certificati, in maniera specifica gli EFT cioè Exchange Traded Fund, che si possono acquistare direttamente in banca. Chi emette questo genere di certificati deve possedere la quantità di oro corrispondente. Se vengono emessi e venduti un numero di EFT superiore questi perdono valore.
È quindi preferibile investire in oro fisico, in parole semplici oro che si può effettivamente toccare.
È anche sconsigliato acquistare parti di barre del prezioso metallo in cooperativa con altri acquirenti. Questo genere di transazione si trova su internet ma è dubbia.
Molto meglio possedere oro esclusivamente a proprio nome perché, in caso di necessità, è commerciabile senza problemi. È sottinteso che chi vende deve fare riferimento all’ultima quotazione dell’oro disponibile.

L’acquisto di oro si può effettuare presso compro oro qualificati. Non sarà mai ripetuto abbastanza che è fondamentale rivolgersi esclusivamente a punti vendita conosciuti sul mercato e che godano di ottima reputazione. Lo stesso discorso vale anche in caso si decida di effettuare acquisti on-line.
Le transazioni tramite internet, riducendo i passaggi fisici e ottimizzando i tempi, permettono all’acquirente di guadagnare cifre superiori.
Si può comprare anche tramite un conto metalli. Il funzionamento è identico a quello di un normale conto corrente bancario. Il proprietario dell’oro può eseguire transazioni o lasciarlo in deposito senza ritirarlo. I lingotti possono avere un numero di identificazione e allora siamo in presenza di un conto chiamato allocato, oppure possono essere anonimi e quindi il conto è non allocato.
Possedere oro fisico è sicuramente meglio, l’unica raccomandazione che ci sentiamo di fare per chi lo possiede è di sistemarlo in un posto adeguato, onde evitare svalutazioni dovute al deperimento di eventuali lingotti, ricordiamo che più l’oro è puro, più è facile che venga scalfito o graffiato, inquanto il materiale è molto duttile.

Gioielli Antichi Belli Da Riutilizzare

gioielli antichiOgni gioiello è legato ad un momento particolare della vita: dal regalo più informale all’evento più significativo.
Sono oggetti preziosi che diventano ricordi ed acquisiscono, nel tempo, un valore sopratutto affettivo.
Naturalmente se al significato storico e sentimentale aggiungiamo anche un’ ottima valutazione economica, il gioiello ha tutte le carte in regola per essere considerato un buon investimento.

Un diamante IF taglio brillante da 0,50 carati che 5 anni fa costava intorno ai 1400 euro, oggi ne vale circa 2000 e sicuramente, tra 10 anni, il suo valore aumenterà in maniera esponenziale.
Per capire la quotazione di un diamante bisogna verificare la fascia qualitativa di appartenenza, come indicato nel Rapaport, l’apposita tabella di riferimento,
premesso che l’unità di peso dei diamanti è il carato (corrispondente ad un quinto di grammo), al momento dell’acquisto si consiglia sempre di richiedere il certificato che ne attesta l’autenticità e le caratteristiche.
Anche alle pietre preziose bisogna prestare molta attenzione, per non incorrere in riproduzioni che non valgono nulla.
Chiedendo la perizia di un professionista, è possibile effettuare analisi sofisticate e molto precise, che non lasciano alcun margine di dubbio sul reale valore di una gemma.
Ad esempio, grazie al SEM, un microscopio elettronico a scansione, il gemmologo stabilisce le sfumature cromatiche di una pietra attraverso il metodo Mansell, una scala di gradazioni di colori, universalmente riconosciuta.
Tra i sistemi più diffusi, ricordiamo l’ analisi ai raggi x tramite una tecnica di spettroscopia denominata “Raman”, con la quale il gemmologo determina sia il titolo del metallo che il valore delle gemme.
Come avviene per i diamanti, anche per tutte le pietre preziose, è utile possedere un certificato scritto e firmato dall’esecutore della perizia con il quale, il bene acquisito, è protetto nel tempo.
Ricapitolando, conoscere il valore di un gioiello è fondamentale perché consente di:
1) essere certi di ottenere una buona ricollocazione in caso di necessità,
2) non restare vittime di possibili raggiri,
3) capire quanto è conveniente rivendere l’oggetto così com’è, o decidere di farlo restaurare.
Ad esempio, chi possiede un gioiello antico magari ereditato da una nonna o da una zia, sopratutto se è rotto o in cattive condizioni, ha bisogno di capire quanto gli costerebbe la ripulitura o il restayling.
Molti negozi compro oro fanno una valutazione gratuita dell’oggetto e, su richiesta del cliente, realizzano un preventivo specifico sul tipo di intervento necessario.
Naturalmente se si tratta di monili in oro, la prima cosa da controllare è il titolo, espresso o in carati o in millesimi e contenuto all’interno della punzonatura impressa sull’oggetto.
Attenzione perché se si tratta di un prezioso molto antico, il titolo potrebbe non essere più leggibile o non essere mai stato inserito, perché prima del ‘900 non era obbligatorio.
Occhio anche ai monili che provengono da alcuni paesi stranieri (come l’America o l’Inghilterra) che riportano la sigla “GP, Gold Plated” o “GF , Gold Filled” perché vuol dire che sono laminati oro e hanno scarso valore.
Un altro caso molto diffuso è quello dei gioielli d’epoca realizzati da antichi maestri artigiani, i quali non imprimevano alcun titolo sulla loro creazione.
In tutti questi casi, si consiglia di far analizzare l’esatto contenuto di oro attraverso il saggio alla tocca, il metodo più semplice e veloce praticato da tutti i gioiellieri.
Tutte le “perizie expertise” che invece riguardano gioielli antichi, diamanti, pietre preziose o perle, devono essere complete di timbro autorizzato dall’Istituto di riferimento e firmate da almeno 2 professionisti del settore.
Prima della stima, è bene informarsi se il compro oro è interessato o meno all’acquisto di gemme perché, in caso negativo, conviene concordarne la rimozione e la restituzione.
Tuttavia per valutare l’autenticità di una gemma, senza essere esperti in materia, basta osservare il retro della pietra: se è opaco o presenta tracce di colla nel vano in cui è incastonata, vuol dire che si tratta di un falso: le pietre, infatti, sono dotate di luce naturale e vengono montate solo grazie all’abilità manuale, senza l’aggiunta di nessuna pasta adesiva.
Altri gioielli che non si deprezzano mai, sono i coralli naturali e gli orologi d’oro di lusso, ben conservati.
L’invito, quindi, è quello di aprire i cassetti di casa per ridare nuova vita ai vecchi gioielli perché, in questo modo, si aggiunge un nuovo capitolo della loro storia, che diventa ancora più bella ed affascinante.