Compro oro e blocca prezzo assicurarsi un buon guadagno

oro lavoratoL’oro è un classico bene rifugio in quanto non rischia una perdita di valore come i titoli borsistici e il mattone: per questo è sempre stato apprezzato dagli investitori, che molto spesso optano per questo metallo così da avere un portafogli variegato e sicuro. Inoltre, anche se il prezzo dell’oro può cambiare in quanto il metallo è quotato in Borsa, la sua reputazione rimane solidissima: infatti nonostante la crisi la sia quotazione non ha subito forti oscillazioni. Allo stesso tempo non è volatile come le azioni o i BOT a causa di decisioni politiche di vario genere o dell’andamento dell’economia.

Il prezzo dell’oro è fondamentale non solo per chi decide di investire in questo metallo prezioso ma anche per i privati che vogliono vendere i gioielli usati oppure oggetti preziosi inutilizzati in uno degli esercizi nati per offrire questo servizio. Nel primo caso si ottiene un risultato vantaggioso comprando quando le quotazioni sono basse in attesa di un rialzo, mentre nel secondo avviene l’esatto contrario: è conveniente vendere quando il prezzo del metallo raggiunge cifre elevate per ottenere il miglior profitto. In entrambe le situazioni diventa basilare il fixing, cioè la quotazione effettuata due volte al giorno dalla Borsa di Londra. Questo istituto finanziario è stato demandato fin dal 1919 a determinare i prezzi dei metalli preziosi e le loro variazioni quotidiane. Il fixing viene fissato in base al raffronto tra l’offerta e la domanda di oro e l’obiettivo è bilanciare adeguatamente il rapporto. La quotazione di apertura avviene al mattino e si modifica durante la giornata in base al numero e all’entità delle compravendite dell’oro, oltre che al numero di venditori e investitori. Nel pomeriggio viene determinato il secondo fixing e tra i due valori può esserci uno scarto di alcuni centesimi o più. Inoltre da un giorno all’altro l’andamento del mercato dell’oro può calare oppure aumentare: nel primo caso l’offerta di oro è maggiore della domanda, mentre il secondo si caratterizza per una situazione opposta.

Tra l’altro esistono due modi per calcolare la quotazione dell’oro, cioè il future price e lo spot price: nel primo caso, come si deduce dal nome, il prezzo dell’oro considerato riguarda la data prestabilita futura in cui verrò consegnato il metallo prezioso. Nella seconda eventualità l’oro è in pronta consegna e quindi la sua valutazione è quella valida in quel momento. Sono entrambe situazioni caratteristiche delle transazioni Over The Counter (OTC), che si svolgono cioè tra venditore e acquirente in maniera diretta. Allo stesso tempo bisogna ricordare che l’oro da investimento contrattato in Borsa è un metallo 24 carati, mentre l’oro vecchio venduto nei negozi di compro oro sotto forma di gioielli, orologi e altri oggetti lavorati è a 18 carati. Di conseguenza il fixing riguarda l’oro puro e per determinare il valore dei propri preziosi si deve fare una proporzione; infine si pesa l’oro vecchio e si effettua il calcolo.

Per spuntare il prezzo migliore quando si decide di alienare i propri oggetti d’oro bisogna scegliere l’esercizio commerciale che offre la quotazione migliore. In più si può optare per un compro oro online ed effettuare il blocco della quotazione: in questo modo si riesce a mettere al riparo la transazione da eventuali oscillazioni che possono far calare il prezzo all’ultimo momento. In questo modo si ottiene il prezzo bloccato oppure a uno maggiore se la valutazione dell’oro sale nel frattempo. Questo servizio, offerto da numerosi siti di compro oro con caratteristiche differenti, consente appunto di bloccare la quotazione per 24 ore oppure 48 ore. È sufficiente aspettare il momento migliore, entrare nel sito web dell’esercizio commerciale in questione e accedere al servizio Blocca Prezzo. A questo punto si stampa il certificato che attesta la transazione e lo si presenta entro i termini previsti al compro oro in questione insieme ai preziosi da vendere. Alcuni siti consentono anche di aver diritto a una quotazione extra, che risulta direttamente proporzionale al peso dell’oro lavorato venduto, per questo è sempre opportuno consultare le differenti promozioni degli operatori compro oro.

Compro oro, blocca il prezzo!

oro barreAmato, prezioso e da sempre considerato un bene rifugio, l’oro è un metallo che tutti posseggono o hanno posseduto, almeno in piccole quantità.

Ma è anche un metallo che per essere estratto richiede fatica, grandi sforzi e tecniche che non sono molto amiche dell’ambiente. Anche per questo, approfittando del fatto che l’oro usato può essere riportato allo stato puro, è utile riconvertirlo in oggetti utili e redditizi, piuttosto che lasciarlo abbandonato in fondo ad un cassetto, dimenticato.

E’ utile all’ambiente, ma è anche utile a chi lo possiede poiché può rappresentare una soluzione valida per rimediare a periodi critici che purtroppo non di rado si presentano nella vita di un individuo.

Bisogna riconoscere che oggi è più semplice di un tempo vendere oggetti di oro usato.

Grazie ai compro oro online si può osservare l’andamento del mercato dell’oro, fare i propri conti, bloccare il prezzo del metallo e vendere alla quotazione migliore.

Ma vediamo i vari passaggi, per renderci conto di quanto sia facile accedere al servizio e trarne vantaggio.

Sul sito online la navigazione è semplice e intuitiva anche per i non esperti. A casa basta munirsi di una bilancia che riesca a pesare i grammi e raccogliere in giro orecchini spaiati, anelli e bracciali troppo piccoli, collanine rotte o gioielli in generale che non piacciono più. Spesso si tratta di oggetti che vengono regalati alla nascita e non più utilizzati, una volta diventati adulti.

Con la bilancia ci si può fare un’idea, seppure approssimativa, del peso degli oggetti in oro reperiti. Possono essere dieci, venti, cinquanta grammi.

Sul sito basta digitare nell’apposito spazio il peso in grammi dell’oro che si possiede e scegliere se si tratta di oro da 24, 18 o 14 carati. L’oro puro è quello a 24 carati (o kt), ovvero 24 parti di oro nella lega. L’oro a 18kt ha 18 parti su 24, l’oro a 14kt è il meno puro. I gioielli italiani sono molto spesso realizzati in oro 18 carati ed è quindi probabile che sia in questa caratura l’oro che si possiede.

Il sito elaborerà le informazioni e fornirà immediatamente l’indicazione di quanto verrà pagato il quantitativo d’oro segnato. Se il prezzo sembra conveniente lo si può bloccare. Si stampa una ricevuta che può essere utilizzata anche il giorno successivo, o nei due giorni successivi. Basterà recarsi nel negozio più vicino e, esibendo la ricevuta, si otterrà il prezzo stabilito, anche se nel frattempo la quotazione fosse scesa.

Se si decide di procedere, l’addetto del negozio, che è sempre un professionista esperto del settore, peserà alla presenza del cliente gli oggetti e proporrà il suo prezzo (alla quotazione bloccata dal cliente stesso).

Per concludere la transazione, al cliente verrà chiesto di mostrare un documento di riconoscimento e dopo averne registrato i dati, gli verrà consegnato il denaro. Questo sarà in contante se inferiore ai 2.999,99 euro, come da legislatura antiriciclaggio, oppure con un assegno, se di valore più elevato.

Da ricordare che bloccare il prezzo non obbliga alla vendita; non si è in alcun modo tenuti a vendere i propri oggetti in oro se nel frattempo si è cambiata idea, inoltre se al momento della vendita il metallo prezioso vale di più, sarà possibile scegliere di vendere al prezzo attuale.

Spesso non si considera questa opportunità, oppure la si ritiene troppo complicata da attuare. E’ invece piuttosto semplice ricavare del denaro da oggetti che, chiusi nei cassetti, occupano solo spazio.

Naturalmente si possono vendere anche gioielli in oro rotti e pure orologi, ma in questo caso bisogna tener conto che vi sono molte parti da eliminare, come ad esempio i meccanismi del movimento. Inoltre, per un orologio d’oro di marca importante, va considerato il suo valore collezionistico, prima che quello dell’oro che contiene.

Si può rimanere stupiti se si pesano gli oggetti d’oro dimenticati e si prova a calcolare online il loro valore. Può essere molto vantaggioso.

Fusione oro a chi rivolgersi

colata oroOro o argento: quale metallo risulta essere più prezioso?

Spesso, quando una persona si pone la domanda se ad essere più prezioso è l’oro o l’argento, la risposta che viene data a tale quesito risulta essere semplice: l’oro risulta essere maggiormente prezioso rispetto all’argento.
Ma quando si cercano i motivi, talvolta si hanno delle difficoltà nel dare una risposta ben precisa.
Come prima cosa, bisogna sottolinea che l’oro viene definito come uno dei metalli preziosi più nobili: questo poiché possiede un potere anticorrosivo che gli permette di durate nel tempo.
L’oro, soprattutto quello da diciotto carati, seppur venga sottoposto ad un uso continuativo, come nel caso di gioielli di ogni tipo realizzati con questo materiale, difficilmente subirà dei danni che derivano dal tempo, ovvero esso non subirà alcun tipo di modifica dettata dall’usura.
La domanda dell’oro risulta essere elevata: anche a causa della difficoltà dell’estrazione, nonché quella che riguarda la lavorazione di tale materiale, l’oro ha una quotazione maggiore rispetto quella che viene attribuita all’argento.
Da sottolineare come, essendo un materiale che si sta esaurendo, nel corso dei prossimi anni l’oro potrebbe vedere il suo prezzo aumentare ancora.
L’argento viene visto come elemento appartenente ai metalli preziosi di fascia media: basti infatti pensare che, essendo questo un materiale facile da lavorare e superiore per quanto riguarda la quantità rispetto all’oro, la sua quotazione tende a subire dei leggeri rialzi che sono quasi impercettibili.
Pertanto, il metallo che vale di più tra oro ed argento è proprio il primo, a causa di tutte queste motivazioni.

Le procedure di fusione dell’oro e dell’argento

Entrambi i metalli preziosi vengono sottoposti alla fusione: per quanto riguarda l’oro, esso raggiunge lo stato liquido ad una temperatura pari a 1064 gradi centigradi.
Durante la fusione, a questo metallo vengono aggiunti due elementi, ovvero la borace, che serve per evitare che l’oro possa ossidarsi, ma anche il salnitro, che permette di mantenere liquido l’oro per un periodo di tempo sufficiente affinché esso possa essere lavorato.
Il liquido che si ottiene viene posto in un contenitore che prende il nome di staffa, unta con olio di lino che evita che l’oro possa attaccarsi al contenitore.
Esso dovrà essere lavorato immediatamente, prima che possa solidificarsi.
Una seconda fusione dell’oro prende il nome di affinazione e vede protagonisti i lingotti d’oro: essi vengono posti in una vasca contenente acido solforico, il quale elimina detriti ed altri elementi che non appartengono alle leghe dei metalli preziosi.
Il lingotto viene poi lavorato e posto sul mercato.
Anche l’argento viene fuso in grandi forni che raggiungono la temperatura di circa 962 gradi: anche questa differenza di temperature mostra quale, dei due metalli preziosi, risulta essere il più pregiato per la creazione dei gioielli.

Oro, argento e gioielli preziosi

Oro ed argento vengono lavorati, assieme ad altri metalli preziosi, per la creazione di gioielli: la prima unione è quella che permette di ottenere l’oro verde, composto dal settantacinque percento d’oro puro e dal venticinque percento diviso a metà tra argento e rame.
L’oro giallo è composto dalla stessa quantità d’oro: esso viene accompagnato dal diciotto percento di rame e dal restante sette percento d’argento.
L’oro bianco invece è composto  dal settantacinque percento d’oro puro e il restante venticinque percento si divide in nichel e argento o palladio.
L’oro blu si ottiene invece in lega con il ferro, ed effettuando successivamente un trattamento termico che permette l’ossidazione degli atomi di ferro sulla superficie dell’oro, donandogli la colorazione azzurra: infine vi è l’oro rosa e rosso, che prevede una quantità sempre maggiore di rame ed inferiore d’argento, mentre la percentuale d’oro risulta essere invariata.
Per la realizzazione di posate e gioielli in argento, vengono utilizzati i metalli preziosi argento e rame, senza oro, che danno l’aspetto pregiato al suddetto gioiello.

Ovviamente, per poter fondere l’oro e soprattutto per la creazione di gioielli con l’aggiunta di altri metalli preziosi, è sempre bene fare affidamento ai banchi metalli autorizzati, dove viene mostrata anche l’intera procedura di fusione e lavorazione, cosa che rende partecipe il proprietario dell’oro in ogni fase della creazione dei gioielli e lavorazione dei metalli preziosi.

Comprare oro fisico da investimento guida

oro puroInvestire con un bene di rifugio

Il nostro paese sta attraversando un periodo di grande incertezza economica ed è del tutto normale che i cittadini si pongano alcune domande su come mettere al riparo i propri risparmi.
Alcuni decenni fa si optava per il mattone, cosa che non avviene più per una serie di infiniti motivi.

Attualmente, il pensiero viene focalizzato sull’oro che è un ottimo bene di rifugio sul quale vale la pena concentrare la propria attenzione.
L’oro non è soggetto ad oscillazioni, può essere alienato in qualsiasi momento e, soprattutto, in qualsiasi parte del mondo, rimanendo stabile nel tempo e con un eccellente grado di protezione, visto che non viene turbato dall’inflazione.
Quando un cittadino decide di investire in oro ha bisogno di riflettere su quale tipo di investimento optare ossia quello fisico oppure quello finanziario, anche se è doveroso ricordare, che nessuno dei due investimenti esclude l’altro e l’investitore può tranquillamente scegliere la tipologia adatta alle sue necessità.

Tuttavia, gli investitori principianti devono raccogliere il maggior numero di informazioni possibili prima di investire in oro finanziario, infatti, ci sono alcuni investimenti come i ‘futures’ che apportano un alto rischio, dato che si tratta di particolari accordi finanziari a termine.
Tali investimenti sono quasi uguali ai ‘contratti di opzione’ dove, però, è possibile acquistare o alienare anche prima della scadenza stabilita.
Negli investimenti tradizionali rientrano gli ‘Exchange Traded Funds‘ cioè quelli che comprendono quote che si negoziano in tempo reale.
Questo tipo di investimento è quello più diffuso e relativamente semplice e, che spesso, si associa a quello del ‘Pac’, altrettanto sicuro poiché tutela dalle oscillazioni di prezzo ed il margine di rischio è davvero minimo.

Tutt’altro discorso è per l’oro da investimento fisico che avviene con una procedura poco difficoltosa soprattutto se ci si avvale dei consigli di operatori professionali esperti e qualificati.
Il risparmiatore medio preferisce optare per l’investimento in oro fisico in quanto, per ciò che concerne l’oro finanziario, si parla pur sempre di ‘beni cartacei’ che potrebbero subire un danno a causa del fallimento dell’istituto di credito che li ha emessi.

Investire con l’oro fisico

Per preservare il proprio capitale e proteggere i propri risparmi, molti utenti acquistano oro fisico, che essendo un bene tangibile, non corre il rischio di non mantenere il suo valore anche in caso di default del sistema economico.
Anzi, proprio nel caso di un crollo drastico del sistema economico, le banche e gli istituti di credito in genere si riverserebbero su quel determinato tipo di bene ed il suo valore salirebbe in modo sproporzionato.

Investire in oro fisico significa focalizzare l’attenzione sui gioielli, sui lingotti e sulle monete anche se, nel caso di acquisto di monili, bisogna venire a conoscenza di alcuni fattori determinanti.
Comprare oro sotto forma di gioielli è una delle forme di investimento meno consigliate poiché essi verranno quotati solamente per il valore effettivo dell’oro in esso contenuto e non per la lavorazione, seppur elaborata, del manufatto.
Un investimento corretto per quanto riguarda l’oro fisico è quello delle monete e la sterlina d’oro è, per antonomasia, la moneta più richiesta nella compravendita del settore.
Un sistema ancora più innovativo per investire in oro fisico è quello di acquistare lingotti.
Ne esistono di varie pezzature a partire da quello standard da 400 once per finire a lingottini di soli un grammo.

Dove acquistare i lingotti da investimento

La maggior parte degli investitori preferisce acquistare monete e lingotti d’oro presso i Banco metalli piuttosto che nelle banche o da un compro oro.
Il Banco metalli è nato con il chiaro intento di proporre delle condizioni di mercato molto più favorevoli delle banche ed, inoltre, opera con ineccepibile chiarezza e trasparenza nei confronti dei propri clienti.
Chi ancora è scettico sui banco metalli presenti in rete, può tranquillamente dissipare i propri dubbi, perché queste aziende giovani, dinamiche e rigorosamente iscritte alla Banca d’Italia si avvalgono dell’utilizzo del fixing e garantiscono all’utente il miglior prezzo di mercato.
Inoltre, assicurano la massima valutazione e la consulenza di operatori esperti che prevedono anche gemmologi di fama.

Il sistema di quotazione è collegato direttamente alle maggiori piazze affari mondiali e la valutazione dell’oro fisico è continuamente aggiornata e vantaggiosa.
Il Banco metalli, che opera online, offre la possibilità di poter investire in oro fisico scegliendo dalla vasta gamma di prodotti di ogni taglio e peso da acquistare a seconda delle proprie esigenze.
L’istituto, riconosciuto da importanti organismi di controllo, è un mezzo validissimo per non incorrere in frodi e per permettere a chiunque di diversificare il proprio capitale.

Se cerchi un franchising, punta sul compro oro

franchising compro oroPer chi è alla ricerca di un business con alte probabilità di successo, questo è il momento di aprire un compro oro in franchising. Tanti sono i motivi per cui un negozio compro oro è, soprattutto in questo particolare momento storico, assolutamente conveniente.

Innanzitutto, il periodo economicamente incerto che si sta vivendo oggi ha indotto molte persone a cercare di “monetizzare” vendendo i propri oggetti preziosi: un fenomeno, questo, che, mentre da una parte ha creato una sorta di magazzino quasi inesauribile per gli operatori del settore, dall’altra ha permesso agli improvvisati venditori di oro, liberando loro liquidità, di tamponare la crisi. Difatti, al di là delle retoriche del caso, è indubbio come i tanti negozi compro oro aperti in questi ultimi anni si siano trovati a svolgere una sorta di “funzione sociale” (paragonabile, pur con le dovute differenze, a quella svolta un tempo dai Banchi di Pegno) e come proprio questa “funzione sociale” sia stata, in fondo, alla base del loro successo.

A questo va aggiunto il fatto che l’oro ha avuto, negli ultimi anni, una tale impennata nelle sue quotazioni da trasformarlo sempre più in bene di rifugio: questo fatto ha un significato, che è quello di permettere all’oro di continuare ad essere sempre venduto anche, e soprattutto, nei periodi di crisi. Per cui un compro oro rappresenta un business, da molti punti di vista, “sicuro”.

Ma cos’è un compro oro? E perché conviene aprirlo in franchising? Un compro oro è un’attività commerciale che, principalmente, acquista gioielli, oro ed altri prodotti preziosi per poi rivenderli a privati, grossisti, altri intermediari e, soprattutto, a società che si occupano di fondere i metalli. I rischi d’impresa sono estremamente bassi: difatti, il rischio d’invenduto è quasi vicino allo zero, anche perché, oltre a vendere ai privati (recuperando oggetti preziosi usati, che, una volta trasformati con il processo detto di “rigenerazione”, vengono rimessi in vendita), i compro oro sono soliti stipulare delle convenzioni con le società di fusione e di raccolta dell’oro per il ritiro dello stesso, convenzioni che prevedono sempre il pagamento immediato dell’oro ritirato. Né si può dire che servano grandi capitali per avviare un negozio compro oro, in quanto tutto l’oro acquistato dal punto vendita proviene, in pratica, quasi esclusivamente da privati: quindi, le somme di cui bisogna disporre per l’avviamento (oltre, naturalmente, a quelle per l’allestimento del punto vendita) corrispondono a quelle sufficienti per fare i primi acquisti dalle persone disposte a mettere in vendita i propri oggetti preziosi, tra l’altro con rientro economico in tempi ragionevolmente brevi.

Un fatto che testimonia, poi, la convenienza di questo tipo di attività è quello che, oltre che nei negozi compro oro in senso stretto, lo stesso servizio viene offerto anche all’interno di gioiellerie ed oreficerie ben avviate, oltre che nei Banco Metalli (attività che, erroneamente, vengono assimilate ai compro oro, ma che, in realtà, se ne differenziano in quanto offrono i propri servizi quasi esclusivamente agli operatori del settore).

Un supporto notevole all’avviamento, oltre che al consolidamento dell’attività, viene offerto poi dalla formula del franchising, il cui vantaggio risiede soprattutto nel poter disporre, da parte di chi richiede di affiliarsi ad un marchio conosciuto, di un know-how consolidato: fattore, questo, non da poco in un settore così delicato, dove serietà e professionalità fanno spesso la differenza.

L’affiliazione avviene, di solito, al termine di un percorso in cui il franchisee (cioè chi richiede di affiliarsi) ed il franchisor (il titolare del marchio oggetto del franchising) vedono infine convergere tutti gli interessi e tutti gli obiettivi. È indubbio che entrambi i soggetti, che, va ricordato, sono ambedue imprenditori (anche se il franchisee potrebbe esserlo alle prime armi) perseguono degli obiettivi, legittimi, in termini di successo imprenditoriale per cui dovranno necessariamente conoscersi e confrontarsi. Il franchisor subordina l’adesione del franchisee a delle condizioni, alcune delle quali hanno lo scopo di tutelare entrambi le parti (ad esempio, definendo un bacino minimo d’utenza per il franchising viene tutelata la fattibilità del progetto e la possibilità di un ritorno economico anche per il franchisee), mentre altre rappresentano, in qualche modo, il prezzo dell’affiliazione, nella forma di una fee d’ingresso oppure di royalties sul futuro fatturato dell’attività del franchisee. I migliori franchising offrono poi la possibilità di gestione del negozio via web: cioè, in pratica, offrono la gestione di un sito di compro oro on line, grazie al quale è possibile, per il cliente, rivendere il proprio oro direttamente, e comodamente, da casa.

Negli ultimi anni, molti sono i casi di chi, credendo in questo business, ha avviato attività di successo: a partire da imprenditori senza alcuna esperienza, come il caso di un semplice dipendente che ha perso il lavoro, o chi gestiva una piccola gioielleria e che, intuendo una nuova opportunità nel compro oro, ha deciso di ampliare i propri servizi. Persone che ora …. navigano nell’oro, anzi nel compro oro.

Oro liscio o lavorato?

oro e gemmeLa realizzazione di gioielli in oro è una pratica che trova riscontro in epoche antichissime, come documentato da ritrovamenti archeologici d’inestimabile bellezza.

La vera svolta di modernità, il balzo in avanti nella crescita del settore orafo, si deve al popolo Miceno che nel ventesimo secolo A.C. inventò e sviluppò l’attività di fusione e saldatura del prezioso metallo.

Nel corso dei secoli le tecniche di lavorazione dell’oro non hanno subito grandi modifiche e questo ha permesso di affinare e migliorare le metodiche affrancandole a un livello di qualità altissima.

L’universo orafo è costellato da eccellenti specialità artigianali che sono frutto d’ingegno e grande manualità. Ognuna di esse ha una denominazione particolare che di seguito tratteremo, per dare una panoramica delle terminologie e caratteristiche, utili a riconoscere e magari acquistare, il gioiello ideale.

L’oro e il suo colore
Il colore del prezioso metallo è frutto della lega che è utilizzata per la sua realizzazione. In commercio troviamo diversi colori che sono:
-oro verde
-oro giallo
-oro rosa
-oro rosso
-oro bianco
-oro nero
Ad accezione dell’oro bianco che ha nella sua composizione nichel, argento e palladio e dell’oro nero, composto con il cobalto, tutti gli altri colori sono formati da argento e rame in proporzioni diverse.

Oro decorato
Le tecniche decorative nascono con molta probabilità dallo sviluppo del commercio e dalla successiva abbondanza di tutte le materie prime che iniziarono a giungere nel mondo evoluto dell’epoca, in paesi come l’Egitto, la Mesopotamia e la Persia. Grazie al fiorente commercio nacquero nuove categorie di artigiani, come appunto gli argentieri e gli orafi.

Oro lavorato a sbalzo
Tecnica antichissima addirittura risalente a oltre 4000 anni, consiste nel martellare la lastra d’oro sino a darle la forma desiderata. I martelli usati avevano fogge differenti tra loro per ottenere forme diverse. Un processo di martellatura più raffinato e quindi molto artigianale aveva come risultato pezzi considerati vere e proprie opere d’arte. Nato e diffuso per la realizzazione di oggetti sacri e religiosi, ha poi trovato estimatori anche nella realizzazione di gioielli per il pubblico femminile.

La cesellatura e l’incisione dell’oro
La superfice dell’oro può essere decorata con incisioni e cesellature. Per l’incisione il mastro orafo usa strumenti a taglio, capaci di asportare piccole e sottili strisce di metallo. La cesellatura invece è data dalla scultura sulla superficie mediante uno strumento con la punta smussata che è ripetutamente battuta da un martello. Entrambe le tecniche artigianali sono utilizzate per abbellire gli oggetti preziosi.

Opacizzazione, ossidazione e attacco chimico
Sui metalli preziosi in particolare l’oro, per dare movimento e profondità al colore magari troppo piatto, sono scurite alcune zone attraverso un attacco chimico, che lascia intatte le parti circostanti. Questa procedura era spesso utilizzata sulle armature e sulle armi, in particolare sulle parti d’acciaio.
L’opacizzazione consiste nel creare appunto zone opache, lasciando riflettente lucentezza alle restanti superfici ed era realizzata imprimendo disegni formati da sottili linee tratteggiate. L’introduzione dell’ossidazione tramite zolfo è risalente all’ottocento, pratica principalmente impiegata sull’argento.

Doratura e intarsio
La doratura è il rivestimento con un sottile strato d’oro di qualsiasi comune metallo. L’intarsio invece è l’inserimento di un qualunque metallo incastrato appunto con determinati disegni su una superfice di differente metallo.
Quando per l’intarsio sono utilizzati fili d’oro o d’argento, questa tecnica è chiamata damaschinatura. Il nome deriva da Damasco, la città siriana e proprio in quel luogo le popolazioni arabe nel periodo medioevale, perfezionarono la tecnica rendendola molto fiorente.

Filigrana e granulatura
Esistono altre tecniche per creare effetti decorativi dati dal “metallo sul metallo”. Due tra le più importanti sono la granulazione e la filigrana.
La granulazione utilizzata dai gioiellieri, consiste nell’applicazione di piccole sfere d’oro poste a caldo su una superficie metallica attraverso un’invisibile saldatura.
Col termine filigrana s’intende la tecnica orafa che lavora sottili fili d’oro o d’argento. I fili sono intrecciati e ritorni e in seguito applicati “a giorno” o anche rifiniti a “traforo”.

Un mondo, quello dell’arte orafa, che affonda le sue radici nell’antico passato, capace però di rimanere contemporaneo grazie alla sapiente inventiva dei maestri artigiani, che con dedizione tramandano il loro sapere.