L’oro verde oppure oro etico è una tipologia di metallo che sta ricevendo sempre più attenzione in tutto il mondo: non si tratta di una nuova lega, ma della possibilità di estrarre i metalli preziosi in maniera ecologica e rispettosa dell’ambiente. Infatti con questo termine si indica l’oro che non viene estratto utilizzando metodologie invasive, cioè a base di esplosivi oppure di agenti chimici. Invece vengono messe in atto particolari tecniche soft, che si caratterizzano per il basso o nullo impatto ambientale e per coinvolgere le comunità locali. Queste collaborano all’operazione e traggono benefici dall’estrazione del metallo aurifero, quindi optare per l’acquisto dell’oro etico è un modo per essere sicuri che la produzione del metallo prezioso è stata realizzata senza sfruttare nè gli uomini nè l’ambiente. Al contrario le operazioni di estrazione hanno consentito lo sviluppo delle comunità locali.
L’attenzione e l’interesse che l’oro verde sta suscitando sono iniziati a crescere in maniera rilevante a partire dall’inizio degli anni Duemila. Infatti in questo periodo è aumentata sensibilmente la percezione dell’impatto delle attività umane sulla natura e sul mondo che ci circonda. Di conseguenza le pratiche di sostenibilità ambientale e sociale hanno iniziato a essere maggiormente apprezzate, seguite e richieste. L’aumento della domanda di prodotti ecologici e rispettosi dell’ambiente ha portato all’introduzione di metodologie bio anche in settori fino ad allora estranei a questo modo di pensare. Il settore dell’estrazione dei metalli preziosi è stato uno degli ultimi a essere interessato da questa tendenza. Tuttavia, al giorno d’oggi, il termine oro etico è entrato progressivamente nel gergo minerario, dei giornali e del settore aureo.
Anche se l’oro è uno dei metalli più diffusi e apprezzati al mondo (viene usato per la creazione di gioielli e monete preziose, come bene rifugio, per realizzare i circuiti interni di tutti i dispositivi elettrici ed elettronici e nell’odontoiatria), poche persone sanno come viene estratto. Sono ancora di meno quelle a conoscenza delle tecniche usate per la produzione dell’oro che stanno usando e dell’impatto che questa operazione ha avuto sull’ambiente. I problemi pervasivi dell’industria mineraria, e in particolare quella legata all’estrazione dell’oro, sono molti, complessi e di grande impatto. Infatti si tratta di una delle industrie più distruttive del mondo: può portare alla distruzione di ambienti incontaminati, contaminare le acque e il suolo. Al tempo stesso può mettere in pericolo la salute delle persone sia a causa dei possibili incidenti sul lavoro e dell’inquinamento che per gli effetti a lungo termine sull’intero ecosistema.
L’estrazione dell’oro avviene impiegando mercurio e cianuro per scindere il metallo prezioso dalle scorie (residui di e rocce terreno oppure altri metalli). Queste sostanze sono molto pericolose e inquinanti e possono contaminare l’acqua, l’aria e il suolo, avvelenandoli. Per avere un’idea dell’impatto ambientale dell’industria mineraria bisogna tenere a mente che per estrarre l’oro necessario a realizzare per un’unica fede matrimoniale si generano ben 20 tonnellate di rifiuti solidi. Inoltre, nella ricerca di filoni produttivi, si mettono a rischio aree naturali e si possono costringere le comunità locali a spostarsi per allontanarsi dagli effetti delle procedure di estrazione.
A differenza di quanto accade per i normali metalli, l‘oro etico viene prodotto senza utilizzare i tradizionali cianuro e mercurio. Durante la fase estrattiva sono eliminati tutti i componenti chimici che hanno una qualche ricaduta ambientale e, di conseguenza, questa tipologia di oro interessa prevalentemente giacimenti di natura alluvionale. Si tratta del cosiddetto oro alluvionale, che si trova sotto forma di piccole pepite, particelle e pagliuzze nei letti dei corsi e degli specchi d’acqua. Infatti l’acqua ha nel corso del tempo eroso le rocce aurifere portando l’oro con sè e accumulandolo in alcune zone grazie alle correnti. Questo oro è molto più facile da estrarre rispetto ai classici filoni perché è sufficiente filtrare il materiale dall’acqua e dalle scorie. La produzione artigianale prevede l’impiego di un semplice setaccio, mentre quella industriale si basa sull’uso di tecniche estensive. Di conseguenza è fondamentale vigilare sull’impatto ambientale e sui prodotti utilizzati per massimizzare la produzione per evitare di avere ricadute negative sull’ecosistema.
Un secondo fattore da non trascurare è l’impatto che l’estrazione mineraria ha sulle comunità locali, sia dal punto di vista economico che da quello culturale e della salute. Infatti si possono mettere a rischio le comunità che vivono nel luogo di estrazione, soprattutto quelle povere o appartenenti a minoranze. In certe zone del mondo non è insolito che si verifichino abusi o pressioni sulle popolazioni indigene; a volte possono persino trasformarsi in violazione dei diritti umani e sfruttamento. Per questo motivo è fondamentale che le comunità locali abbiano dato il loro consenso libero e informato all’estrazione e che ai lavoratori siano garantiti sicurezza e i diritti sanciti dall’Organizzazione Internazionale del lavoro. Quando si produce l’oro etico si presta un’attenzione particolare alle comunità locali: ad esempio si richiede alle società minerarie di contribuire al loro sviluppo con opere infrastrutturali, assistenza medica e programmi per la formazione e l’istruzione.