All’inizio del nuovo millennio quando cominciarono a strutturarsi e a diffondersi i primi Compro Oro, non erano in molti a credere che quest’attività, gestita da professionisti onesti e competenti, avrebbe avuto l’espansione territoriale e il successo, vanto delle maggiori catene appartenenti ai grandi Gruppi.
Rispettosi della legge tanto da risultare “immuni” dai numerosi controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine, nel corso degli anni i Compro Oro si sono evoluti migliorando lo standard qualitativo dei propri servizi.
Allo store tradizionale, si è ben presto affiancato il supporto del sito on line specializzato, accessibile a tutti ed economicamente più conveniente.
Molti gioiellieri, infatti, per abbattere i costi di gestione molto elevati, durante la crisi economica si sono affiliati a reti di franchising per venire incontro ad una clientela che iniziava progressivamente a perdere il suo potere d’acquisto.
Attraverso il web è stato possibile effettuare operazioni di compravendita molto vantaggiose per l’utente: sconti anche fino al 50% su oggetti di marca usati ma garantiti e in ottime condizioni, pagamenti rateizzati e personalizzati, intere sezioni dedicate ad oggetti in promozione con prezzi molto più bassi dei negozi off line.
Ma il core business dei Compro Oro è sempre stato l’acquisizione di gioielli usati, che ben volentieri i privati decidevano di cedere per ottenere, in cambio, immediata liquidità e far fronte, nella stragrande maggioranza dei casi, all’acquisto di beni di prima necessità.
I Compro Oro, quindi, fenomeno che è andato ben oltre i confini nazionali, in quest’ultimo decennio hanno fornito una boccata d’ossigeno a milioni di famiglie in difficoltà che, privandosi di oggetti ormai inutili, sono riuscite ad andare avanti o ad assecondare qualche desiderio, senza indebitarsi.
Senza dimenticare che, nel periodo più critico, molti italiani erano costretti a rinunciare a gioielli di valore e che, invece, grazie agli Oro point, hanno avuto la possibilità di comprare oggetti di qualità per un’occasione importante o come ottimo investimento per le nuove generazioni.
Se fino a poco tempo fa erano soprattutto pensionati e casalinghe a trovare nei Compro Oro la soluzione ideale per “arrotondare le entrate” e monetizzare velocemente, oggi non è più così.
Infatti, a cavallo tra la fine del 2013 e gli inizi del 2014, è mutata l’età media dei venditori. Il trend conferma che i quarantenni e gli under 18 sono entrati prepotentemente nel ranking dei nuovi clienti che i Banco Metalli sono riusciti a fidelizzare negli ultimi 24-36 mesi, con particolare propensione all’utilizzo dei servizi on line.
La grande novità, da un lato riguarda il target di persone che oggi comprende anche il cosidetto “ceto medio” (donne che lavorano, impiegati) e dall’altro la massiccia e quasi inaspettata presenza dei “teen ager” che per pagarsi la bicicletta elettrica o lo smartphone multifunzione ultimo tipo, sono disposti a vendere un braccialetto o qualche targhetta ricevuti per il battesimo o la comunione.
Anche i ragazzi universitari, più maturi e consapevoli, sempre più spesso per non gravare sul bilancio familiare, scelgono di sostenere autonomamente e senza affanni, le spese delle tasse o dei testi accademici attraverso la dismissione di oggetti preziosi che non rispecchiano né il gusto né lo stile moderno dei giovani di oggi, più orientati verso accessori etnici, di tendenza, piuttosto che i “classici oggetti preziosi” realizzati in oro o argento.
Indipendentemente dall’età, ciò che mette tutti d’accordo è la volontà di massimizzare i profitti.
Le persone oggi sono molto più attente ed informate sulle diverse modalità per riuscire ad ottenere la “massima valutazione” dei loro beni e decidono di vendere solo quando sono certi di ricevere la cifra desiderata.
Per raggiungere l’obiettivo, innanzitutto è bene informarsi sulla quotazione gold & silver assicurandosi che il fixing sia favorevole.
Visto che la commissione trattenuta dai commercianti puo’ essere molto variabile (solitamente non dovrebbe superare il 5%) è utile verificare chi propone le condizioni più vantaggiose, scartando tutti gli altri.
E’ ovvio che, godere di una “good reputation” fa la sua parte perché va bene la convenienza, ma avere la certezza di “affidarsi a professionisti seri” che non cambiano le carte in tavola o si rimangiano la parola, significa non avere brutte sorprese nelle fase finale della trattativa.
Dopo aver comparato i vari preventivi, è possibile servirsi di alcuni servizi molto utili per aumentare i ricavi.
Ad esempio, alcuni Compro Oro, in cambio della condivisione del brand sul profilo facebook (o di altri social) o di un feedback positivo sono disposti a pagare un bonus extra: un “incentivo a costo zero” che rende l’operazione ancora più appetibile.
Un’altra buona possibilità è il servizio “blocca prezzo” on line: si attiva in maniera semplice e sicura inserendo i propri dati e fermando la quotazione quando ha raggiunto l’importo più alto che, successivamente, potrà essere stampato su copia cartacea. L’utilizzatore non è obbligato alla vendita e ha 24/48 ore di tempo per decidere se portare o meno i suoi oggetti al negozio e concludere la vendita.
Facendo leva sulla concorrenza che, come in tutti i settori è presente anche tra i Compro Oro, un’ottima “strategia di marketing” potrebbe essere quella di recarsi con il modulo del blocca prezzo da un Oro point diverso e, al momento della proposta, esibire il foglio con la tariffa migliore del competitor, cosa che lo obbligherà a rinegoziare la cifra al rialzo.
“Essere intraprendenti” e prendere l’iniziativa è fondamentale per ottenere un’offerta migliore.
Prima di vendere il vostro oro, ad esempio, cercate di convincere qualche parente o i vostri amici a fare lo stesso: il negoziante tiene conto del quantativo e certamente avrete un trattamento migliore.
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